Casualmente, un nostro associato trovandosi a Pula in provincia di Cagliari il 1° Maggio 2024, ha potuto assistere alla 368° Processione dedicata a Sant’Efisio, così da poter vedere le foto che trovate nella fotogallery.
Quella verso Sant’Efisio è una devozione che si consolida, anno dopo anno, dal 1657, quando ebbe luogo la prima grande processione triofale dopo la fine della grande Peste Barocca che devastò l’isola nel quinquennio 1652-1657.
E fu proprio per sciogliere il voto firmato dai consiglieri della Municipalità di Cagliari l’11 Luglio 1652 che il santo fu portato in processione solenne da Cagliari a Nora. Una processione diversa dalle precedenti, più solenne e sontuosa, che mostrava ancor più forte il ringraziamento dei fedeli.
Si rinnova, quindi, da oltre trecento anni una grande festa in onore del Santo che rappresenta uno tra i momenti più alti di devozione, fede, cultura e tradizioni popolari che trovano la massima espressione in una processione che non ha eguali e richiama visitatori da ogni parte.
Efisio rifiutò di abiurare la fede cristiana, atto che obbligò il governatore ad arrestarlo e imprigionarlo in una cella ricavata da una caverna, nel luogo in cui oggi sorge la chiesa a lui dedicata a Stampace. Qui venne flagellato, bastonato, scarnificato e bruciato con tizzoni ardenti. Tuttavia, né le torture, né la madre Alessandra fatta intervenire dalla corte imperiale, riuscirono a farlo recedere.
Il nuovo governatore Flaviano ordinò che Efisio fosse bruciato vivo quale esempio per tutti i Cristiani, ma le fiamme del rogo si riversarono sugli stessi carnefici. Allora Flaviano dispose la decapitazione per spada, da eseguirsi lontano dalla città per timore di insurrezioni a difesa del martire. La condanna fu eseguita sulla spiaggia di Nora il 15 gennaio del 286