20 GENNAIO 2025
Il regime forfetario si fa più accogliente spostando all’insù l’asticella dei redditi da lavoro dipendente che il titolare dell’attività agevolata potrebbe aver percepito nell’anno precedente. Dal 1° gennaio 2025 la Legge di Bilancio ha infatti innalzato da 30.000 a 35.000 euro la soglia dei suddetti redditi che costituiscono uno dei requisiti di accesso al regime agevolativo con tassazione sui profitti dell’attività al 15% in sostituzione di tutte le altre imposte ordinarie (vedi IVA, IRPEF, addizionali ecc).
Regime forfetario 2025: quali sono le novità
Per “accesso” al regime forfetario intendiamo chiaramente non solo la primissima applicazione – cioè per quelle attività che vi si affacciano la prima volta –, ma anche il mantenimento del medesimo regime per i titolari di attività che ne abbiano già goduto negli anni precedenti. Già nel 2020, quando fu introdotta la soglia a 30.000 euro, la Risoluzione 7/2020 dell’Agenzia Entrate spiegò che il superamento, già nel 2019, della soglia reddituale avrebbe impedito l’applicazione del regime per l’anno 2020. Questo fa dunque presagire che lo stesso criterio possa essere adottato per il 2025: cioè se nel 2024 il titolare dell’attività ha percepito redditi da lavoro dipendente non più fino a 30.000 euro ma entro la nuova soglia dei 35.000 (in vigore dal 1° gennaio), potrà comunque accedere o mantenere nel 2025 la tassazione di favore.
Regime forfetario 2025: chi può accedere e che tassazione prevede
Per il resto la manovra non ha apportato nessun’altra novità sul regime forfetario. L’assetto resta quindi quello noto, ovvero un regime con tassazione “flat” al 15% (unico esborso fiscale dovuto) per i contribuenti la cui attività d’impresa nell’anno precedente abbia contemporaneamente:
- conseguito ricavi o percepito compensi non superiori a 85.000 euro (fino al 2022 la soglia era stata pari a 65.000 euro);
- sostenuto spese per un importo complessivo non superiore a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori, anche a progetto, comprese le somme erogate sotto forma di utili da partecipazione agli associati con apporto costituito da solo lavoro e quelle corrisposte per le prestazioni di lavoro rese dall’imprenditore o dai suoi familiari.
Regime forfetario 2025: chi ha diritto al 5%
C’è poi l’ulteriore facilitazione pensata ad hoc dal 2016 per le nuove attività. In questo caso infatti la tassazione forfetaria si abbassa addirittura dal 15 al 5% per i primi cinque anni di attività in presenza dei seguenti requisiti:
- il contribuente non deve aver esercitato, nei tre anni precedenti, attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare;
- l’attività da intraprendere non costituisce, in nessun modo, mera prosecuzione di altra precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso del periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni;
- se invece viene proseguita un’attività svolta in precedenza, ma da un altro soggetto, l’ammontare dei relativi ricavi e compensi realizzati nel periodo d’imposta precedente quello di riconoscimento del beneficio non deve superare il limite che consente l’accesso al regim