Un adempimento importante per non rischiare la sospensione della pensione. È iniziata la seconda fase della campagna INPS per l’accertamento dell’esistenza in vita di chi percepisce un trattamento pensionistico all’estero. L’accertamento dell’esistenza in vita 2024/2025 è richiesto dall’INPS per i pensionati residenti all’estero.
La prima fase della campagna INPS, che riguardava i pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi e gli Stati dell’Est Europa, è già stata trattata in un precedente articolo di “Nuovi Orizzonti”. Torniamo sull’argomento in quanto è partita la seconda fase alla quale sono interessati i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania.
Per questi pensionati la campagna ha avuto inizio il 25 settembre 2024 con l’invio delle richieste da parte dell’INPS, e le attestazioni di esistenza in vita dovranno essere restituite entro il 18 gennaio 2025.
- In caso di mancata restituzione, la rata della pensione di febbraio 2025 sarà pagata in contanti solo presso le agenzie Western Union.
- Se la rata di febbraio 2025 non verrà riscossa personalmente dal pensionato entro il 19 febbraio 2025 o comunque non verrà restituita l’attestazione di esistenza in vita entro tale data, il pagamento della pensione verrà sospeso dalla rata mensile di marzo 2025.
Esclusioni
Gli esclusi dall’obbligo di attestazione sono:
- i titolari di pensioni italiane in regime italo-francese grazie all’accordo inerente lo scambio dei dati relativi ai decessi tra INPS e la Caisse Nationale Assurance Vieillesse (CNAV);
- i pensionati che, oltre alla pensione italiana, sono contestualmente titolari di pensioni erogate in Germania dall’Istituto previdenziale Deutsche Rentenversicherung (DRV), in Svizzera dall’Ufficio Centrale di Compensazione (UCC), in Polonia dallo Zaklad Ubezpieczen Spolecznych (ZUS), in Belgio dal Service Fédéral des Pensions (SFPD), in Olanda dagli enti Sociale Verzekeringsbank (SVB) e Uitvoeringsinstituut Werknemersverzekeringen (UWV);
- i pensionati residenti in Australia, i cui dati anagrafici e di decesso sono oggetto di scambi telematici con il Centrelink australiano;
- i pensionati che hanno riscosso di recente e personalmente almeno una rata di pensione presso gli sportelli delle agenzie Western Union;
- i pensionati i cui pagamenti sono stati già sospesi da Citibank a seguito del mancato invio dell’accertamento dell’esistenza in vita negli ultimi anni oppure hanno avuto riaccrediti consecutivi di rate di pensione.
Cosa riceveranno gli interessati dall’INPS?
I pensionati riceveranno dalla società Citibank, incaricata dall’INPS per questo adempimento, una lettera alla quale è allegata la modulistica redatta in italiano e, a seconda del paese di residenza, in francese, tedesco, ecc. Nella lettera, oltre alla modulistica suddetta, gli interessati troveranno:
- la data di scadenza per la restituzione dei moduli;
- le istruzioni per la compilazione del modulo di esistenza in vita;
- la richiesta di documentazione da allegare (fotocopia di un valido documento d’identità del pensionato con foto);
- le indicazioni per contattare il Servizio Assistenza Citibank.
Modalità di restituzione del modulo
Il modulo dovrà essere restituito a Citibank, controfirmato da un “testimone accettabile”, cioè un rappresentante di un’Ambasciata o Consolato Italiano o un’Autorità locale (es. Uffici Comunali) abilitata ad avallare la sottoscrizione dell’attestazione di esistenza in vita.
La comunicazione dell’esistenza in vita può avvenire:
- per posta cartacea tramite spedizione alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom;
- oppure tramite le sedi estere dei Patronati.