11 OTTOBRE 2024
Fine ottobre, come ogni anno, è la dead-line per i sostituti d’imposta che hanno l’obbligo di comunicare tramite l’invio dei Modelli 770 le ritenute fiscali effettuate nel 2023 sui compensi erogati ai propri lavoratori. Per quanto riguarda il “chi”, specifichiamo che l’adempimento chiama a raccolta i seguenti protagonisti (per un elenco più esteso si può consultare la nostra scheda sul Modello 770):
- le società di capitali residenti nel territorio dello Stato;
- gli enti commerciali equiparati alle società di capitali residenti nel territorio dello Stato;
- gli enti non commerciali residenti nel territorio dello Stato;
- le società e gli enti di ogni tipo, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato;
- i condomìni;
- le società o le associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni residenti nel territorio dello Stato;
- le persone fisiche che esercitano imprese commerciali o imprese agricole;
- le persone fisiche che esercitano arti e professioni;
- le amministrazioni dello Stato.
Il “cosa”, invece – come accennavamo – riguarda la comunicazione attraverso il modello delle ritenute operate su:
- redditi di lavoro dipendente e assimilati;
- redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi;
- dividendi, proventi e redditi di capitale, ricomprendendo le ritenute su pagamenti relativi a bonifici disposti per il recupero del patrimonio edilizio e per interventi di risparmio energetico;
- locazioni brevi inserite all’interno della CU (articolo 4, del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96)
- somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi.
Chiaramente, fissando un appuntamento presso una sede CAF ACLI, i sostituti interessati potranno usufruire dell’assistenza dei nostri operatori ai fini della trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate.
La stessa data del 31 ottobre segna inoltre un’altra scadenza, relativa quest’ultima all’invio telematico delle Certificazioni Uniche 2024 contenenti esclusivamente i redditi 2023 rimasti esclusi dal 730 perché non dichiarabili tramite quel modello. Parliamo in buona sostanza delle CU dei lavoratori autonomi visto che l’invio delle “classiche” CU dei dipendenti ha tutt’altra scadenza (a marzo solitamente). La ragione della differenza fra i termini di invio sta semplicemente nel fatto che i dati delle CU dipendenti devono poi confluire nella preparazione dei modelli precompilati, mentre per gli autonomi – che appunto non fanno il 730 – l’adempimento slitta a fine ottobre per la predisposizione del Modello REDDITI che da quest’anno scade nella stessa data del 31 ottobre.