Se sei andato in pensione di vecchiaia quest’anno e hai ricevuto una proposta di assunzione come lavoratore dipendente, potresti chiederti cosa succederà con la tua pensione.
Innanzitutto, sappi che la pensione di vecchiaia, sia nel sistema misto sia nel sistema contributivo, è cumulabile con una nuova attività lavorativa. Questo vale sia per il lavoro dipendente, autonomo o da collaborazione. La cessazione dell’attività lavorativa è richiesta solo al momento del pensionamento, ad eccezione dei lavoratori autonomi che possono continuare la propria attività anche dopo il pensionamento.
Tuttavia, ci sono due aspetti importanti da considerare se decidi di riprendere a lavorare.
-Aliquota IRPEF: il reddito da lavoro si sommerà a quello della pensione. Questo potrebbe farti rientrare in uno scaglione fiscale differente, con un’aliquota Irpef diversa rispetto a quella applicata sui singoli redditi.
Pertanto, l’importo della tassazione applicata potrebbe cambiare e sarà necessario versare la differenza in sede di conguaglio fiscale.
-Supplemento di pensione: l’inizio di una nuova attività lavorativa comporterà il versamento di ulteriori contributi. Questi contributi non verranno automaticamente ricompresi nella contribuzione considerata per la pensione in essere. Ricordati che sarà necessario presentare una domanda di supplemento per includere i nuovi contributi.
Per ottenere il supplemento, devi fare domanda in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni dalla data del pensionamento. Non è previsto un periodo minimo o massimo di lavoro dopo la pensione, ma è importante sapere che il supplemento non prevede il pagamento di importi arretrati, quindi conviene richiederlo al momento più opportuno.