Il Decreto Flussi è la norma attraverso la quale lo Stato italiano stabilisce il numero di lavoratori provenienti dall’estero e le modalità di ingresso al fine di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro italiano, sia per le aziende che per le famiglie. Mentre per i cittadini comunitari l’accesso al mercato del lavoro italiano è libero, per i cittadini stranieri è necessario fare ingresso con visto per motivi di lavoro.
Il datore di lavoro interessato ad impiegare un cittadino straniero deve presentare una domanda di nulla osta e ottenere una quota. Una volta emesso il nulla osta, il lavoratore può richiedere il visto di ingresso per motivi di lavoro presso il consolato italiano nel paese in cui risiede.
Per il periodo 2023-2025 la programmazione triennale delle quote d’ingresso è già stata stabilita con il DPCM 27 settembre 2023.
I numeri del 2025
Nel 2025 potranno fare ingresso in Italia 181.450 lavoratori stranieri:
- 110.000 lavoratori subordinati stagionali
- 70.720 lavoratori subordinati NON stagionali
- 730 lavoratori autonomi.
Lavoro subordinato non stagionale
La richiesta di nulla osta potrà essere presentata per lavoratori provenienti da Paesi che hanno firmato accordi di cooperazione con l’Italia:
Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Rep. Di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
I lavoratori stranieri potranno essere impiegati nei seguenti settori:
- autotrasporto merci per conto terzi
- settore dell’edilizia
- turistico-alberghiero
- settore della meccanica
- telecomunicazioni
- alimentare
- settore della cantieristica navale
- del trasporto passeggeri con autobus
- della pesca
- degli acconciatori
- degli elettricisti
- degli idraulici
Requisito reddituale del datore di lavoro/azienda: 30mila euro di reddito imponibile o di fatturato.
Settore Assistenza Familiare
Sono previste 9.500 quote il settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria, ovvero collaboratori e assistenti familiari, aperte a tutte le nazionalità.
La retribuzione prevista deve essere conforme al CCNL del lavoro domestico e comunque non inferiore a € 534,41 mensili. In questo caso il datore di lavoro deve avere una capacità reddituale di 20 mila o 27 mila euro in relazione al nucleo familiare. Il datore di lavoro affetto da patologie o disabilità, che intende assumere persona addetta alla sua assistenza, non deve dimostrare il requisito reddituale.
10.000 Ingressi in via sperimentale per l’anno 2025
Il Decreto-legge n. 145/2024 ha previsto, un numero di 10.000 ingressi per lavoratori stranieri addetti all’assistenza familiare o sociosanitaria di persone con disabilità e di “grandi anziani” (80 anni compiuti). Le domande potranno essere inviate esclusivamente dalle agenzie per il lavoro (APL) e dalle associazioni datoriali firmatarie del CCNL lavoro domestico. Questi lavoratori stranieri nei primi 12 mesi potranno esercitare esclusivamente l’attività lavorativa per cui sono stati assunti, e richiedere preliminare autorizzazione all’ Ispettorato del Lavoro in caso di necessità di cambiamento di datore. Al termine dei 12 mesi, in caso di offerta di altro contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, avranno bisogno del nulla osta da richiedere allo Sportello Unico della Prefettura.
Quando si può fare domanda?
È possibile PRECOMPILARE le domande dal 1° novembre al 30 novembre 2024. La precompilazione si effettua tramite il Portale ALI ovvero il portale dedicato, a cui si accede con SPID, CIE o con l’assistenza dei Patronati e associazioni datoriali. Per l’invio sarà necessario attendere i click day.
Click day |
Istanza di nulla osta che è possibile presentare |
5 febbraio 2025 – ore 9,00 |
Lavoro subordinato non stagionale nei settori specificati per i lavoratori dei paesi in elenco |
7 febbraio 2025 – ore 9,00 |
Settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria (9.500 quote) |
7 febbraio 2025 – ore 9,00 |
10.000 ingressi Settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria (invii possibili solo da agenzie per il lavoro (APL) o associazioni datoriali firmatarie del CCNL lavoro domestico per datori di lavoro disabili o grandi anziani |
12 febbraio 2025 – ore 9,00
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Lavoro stagionale (settore agricolo e turistico-alberghiero)
70% delle quote |
1° ottobre 2025 – ore 9:00
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Lavoro stagionale (settore agricolo e turistico-alberghiero)
restante 30% delle quote |
L’invio è possibile fino al 31 dicembre 2025, tuttavia le quote si esauriscono già nei primi minuti del click day. Le possibilità concrete nei giorni successivi sono minime.
Cosa serve per inviare la domanda?
Il datore di lavoro che intende presentare una domanda di Nulla Osta all’ingresso per motivi di lavoro deve essere in possesso di una mail pec che va registrata come domicilio digitale in appositi registri. Lo Sportello Unico, infatti, utilizza la mail pec del datore di lavoro per eventuali comunicazioni relative alla domanda presentata.
Il datore di lavoro, inoltre, dovrà verificare con il Centro per l’Impiego l’indisponibilità di lavoratori già presenti regolarmente in Italia e solo in caso di esito negativo potrà procedere con l’invio della domanda. Per presentare la domanda sia il datore di lavoro che il lavoratore devono rispondere a precisi requisiti previsti dalle norme e tra questi il Datore di lavoro dovrà produrre il documento di asseverazione ovvero un documento, che dovrà essere rilasciato da professionisti o dalle associazioni di categoria, e che certifica il rispetto dei presupposti contrattuali richiesti dalla normativa vigente ai fini dell’assunzione di lavoratori stranieri.
In caso di ottenimento della quota, al Il datore di lavoro verrà richiesta un’ulteriore conferma di volontà di assunzione del lavoratore ai fini del rilascio del Visto di ingresso al lavoratore.
Quando il lavoratore avrà fatto ingresso in Italia, entro 8 giorni, il Datore di lavoro dovrà inviare allo Sportello Unico della Prefettura il contratto di soggiorno firmato digitalmente dal datore stesso mentre il lavoratore potrà firmare con firma autografa.