Il Decreto Flussi è la norma attraverso la quale lo Stato italiano stabilisce il numero di lavoratori provenienti dall’estero e le modalità di ingresso al fine di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro italiano, sia per le aziende che per le famiglie.
Il datore di lavoro interessato ad impiegare un cittadino straniero deve presentare una domanda di nulla osta e ottenere una quota. Una volta emesso il nulla osta, è possibile richiedere il visto di ingresso per motivi di lavoro presso il consolato italiano nel paese in cui si trova il lavoratore.
Per il periodo 2023-2025 la programmazione triennale delle quote d’ingresso è già stata stabilita con il DPCM 27 settembre 2023: saranno ammessi in Italia complessivamente 452 mila cittadini stranieri, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, così suddivisi:
a) 136.000 cittadini stranieri per l’anno 2023;
b) 151.000 cittadini stranieri per l’anno 2024;
c) 165.000 cittadini stranieri per l’anno 2025.
È importante sapere che, mentre per i cittadini comunitari l’accesso al mercato del lavoro italiano è libero, per i cittadini stranieri è necessario fare ingresso con visto per motivi di lavoro.
I numeri del 2024
Nel 2024 potranno fare ingresso in Italia 151.000 lavoratori:
- 89.050 lavoratori subordinati stagionali
- 61.950 lavoratori subordinati NON stagionali.
Lavoro subordinato non stagionale
La richiesta di nulla osta potrà essere presentata per lavoratori provenienti da Paesi che hanno firmato accordi di cooperazione con l’Italia:
Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Corea (Rep. Di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
I lavoratori stranieri potranno essere impiegati nei seguenti settori:
-autotrasporto merci per conto terzi
-settore dell’edilizia
-turistico-alberghiero
-settore della meccanica
-telecomunicazioni
-alimentare
-settore della cantieristica navale
-del trasporto passeggeri con autobus
-della pesca
-degli acconciatori
-degli elettricisti
-degli idraulici
Requisito reddituale del datore di lavoro/azienda: 30mila euro di reddito imponibile o di fatturato.
Settore Assistenza Familiare
Sono previste 9.500 quote per il settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria, ovvero collaboratrici e assistenti familiari (cosiddette “badanti”) aperte a tutte le nazionalità di lavoratrici e lavoratori.
La retribuzione prevista deve essere conforme al CCNL del lavoro domestico e comunque non inferiore a € 534,41 mensili.
In questo caso il datore di lavoro deve avere una capacità reddituale di 20 mila o 27 mila euro in relazione al nucleo familiare. Il datore di lavoro affetto da patologie o disabilità, che intende assumere persona addetta alla sua assistenza, non deve dimostrare il requisito reddituale e l’asseverazione.
Quando si può fare domanda?
Ad oggi, non è ancora possibile precompilare le domande. Ne daremo pronta informazione appena tale possibilità verrà attivata sul Portale ALI , il portale dedicato, a cui si accede con SPID, CIE o con l’assistenza dei Patronati. L’invio della domanda può avvenire solo con modalità telematica!
Per l’invio della domanda sarà necessario attendere i click day.
Clickday | Istanza di nulla osta che è possibile presentare |
5 febbraio 2024 – ore 9:00 | Lavoro subordinato non stagionale nei settori specificati per i lavoratori dei paesi in elenco |
7 febbraio 2024 – ore 9:00 | Settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria e conversioni |
12 febbraio 2024 – ore 9:00 | Lavoro stagionale |
L’invio sarà possibile fino al 31 dicembre 2024, tuttavia le quote si esauriscono già nei primi minuti del click day, le possibilità concrete nei giorni successivi sono minime.