Dal mese di giugno parte la campagna INPS per l’acquisizione dei redditi posseduti dai pensionati residenti all’estero. In mancanza della dichiarazione le pensioni saranno ridotte e verrà richiesto il rimborso delle quote indebitamente percepite.
L’INPS ha comunicato l’avvio della campagna REDEST 2022 che interesserà migliaia di pensionati residenti all’estero, la maggior parte dei quali vivono in Francia, Germania, Svizzera e Belgio.
A differenza degli ultimi anni, durante i quali l’INPS non inviava più la lettera di richiesta della compilazione del Mod. Red ai titolari di pensione italiana residenti all’estero, dal mese di giugno 2022 i pensionati interessati a tale adempimento riceveranno per posta cartacea il modello REDEST da parte dell’Istituto.
I redditi da dichiarare sono quelli relativi all’anno 2021 pertanto, ricevuta la richiesta da parte dell’INPS, i pensionati devono ottemperare all’obbligo di dichiarare i redditi recandosi presso le sedi estere dei patronati portando con sé un documento di identità, gli estremi della pensione italiana e la dichiarazione dei redditi posseduti all’estero ed eventualmente anche in Italia.
In tale occasione i pensionati potranno richiedere anche l’emissione del modello C.U. (certificazione unificata) nel quale vengono certificati i redditi delle proprie pensioni erogate nel 2021 dall’Italia, ed il mod. 0.BIS.M nel quale sono esposti gli importi lordi e netti in corso di erogazione nel 2022.
L’omessa dichiarazione ha come effetto la riduzione dell’importo di pensione e la richiesta di restituzione delle quote di pensione ritenute indebite. A tale proposito si evidenzia che sono migliaia i pensionati che hanno omesso la dichiarazione nel 2020 (per i redditi 2019) e nel 2019 (redditi 2018) ed allora cosa possono fare per mettersi in regola?
- per il REDEST 2021 (redditi 2020) è possibile sanare la mancata dichiarazione contestualmente alla comunicazione relativa ai redditi 2021
- per il REDEST 2020 (redditi 2019) chi non ha ottemperato alla dichiarazione, nel caso di riduzione della pensione causata dal mancato invio del RED, potranno presentare una domanda di ricostituzione della pensione.
Le Sedi del Patronato ACLI operative all’estero sono a disposizione gratuitamente per tutti gli adempimenti necessari, in modo tale che i pensionati possano far fronte a quanto loro richiesto senza ansia e con la sicurezza che la pensione italiana continui ad essere pagata con regolarità.
21 Giugno 2022