13 DICEMBRE 2023
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno è tempo di pensare al rinnovo degli ISEE 2023. Com’è prassi, infatti, tutte le Dsu sottoscritte nell’anno scadono automaticamente il 31 dicembre. Morale: dal 1° gennaio 2024 servirà rinnovarle se si vorrà continuare a godere di certe prestazioni economiche a sostegno del nucleo che invece di essere erogate una tantum sono suddivise in tranches lungo un arco di tempo più lungo, sulla base di requisiti monitorati volta per volta (per il rinnovo ISEE è possibile rivolgersi a CAF ACLI, in sede oppure online). Il problema, quindi, si presenta per quelle prestazioni che per via della loro durata più prolungata, iniziano in un dato anno e finiscono in quello successivo.
Rinnovo ISEE dopo il 31.12 per l’Assegno Unico Universale e altre prestazioni
Un esempio lampante è l’Assegno Unico Universale, la cui durata è di 12 mesi, e quindi il rinnovo presuppone una nuova domanda con ISEE aggiornato. Ci sono poi i bonus sociali legati all’utenze domestiche (acqua, gas, luce) che rappresentano un caso analogo, anche se per una percentuale nettamente inferiore di utenti.
In merito all’AU (ma il principio potrebbe essere applicato anche ad altre tipologie di prestazione), al di là delle eventuali modifiche che potrebbero intervenire, resta fermo che si tratta di un importo commisurato all’ISEE, di conseguenza la sua continuazione da un anno all’altro deve passare dal rinnovo dell’indicatore economico, il cui calcolo guarda sempre ai dati reddituali e patrimoniali risalenti al 31/12 di due anni prima, fatta salva la possibilità di calcolare il cosiddetto ISEE “corrente” qualora ci sia stata nell’ultimo anno una significativa diminuzione di reddito e/o patrimonio.
Nel caso dell’Assegno Unico, l’importo – come detto – varia a seconda dell’ISEE entro un valore massimo di 40.000 euro (sopra i 40.000 spetta lo stesso ma nella misura minima di 50 euro al mese). Considerando allora che le annualità dell’assegno partono da marzo, i genitori che ad esempio hanno iniziato a percepirlo da marzo 2023, riceveranno l’ultima tranche mensile del primo anno a febbraio 2024, mentre a marzo cominceranno a ricevere la prima mensilità dell’anno successivo. La condizione però è sempre la stessa: rinnovare l’ISEE e se possibile farlo già a inizio gennaio per ricevere senza interruzioni gli ultimi due mesi (gennaio-febbraio) della prima annualità, partendo poi con la seconda.
Rinnovo ISEE per Reddito di Cittadinanza
Un discorso a parte lo merita invece il Reddito di Cittadinanza, che in linea generale andrà definitivamente in soffitta dopo il 31.12.23, sostituito dal 1° gennaio con la nuova prestazione denominata Assegno di Inclusione, per la quale servirà comunque presentare l’ISEE 2024 rivolgendosi alle sedi CAF ACLI, oppure richiedendo assistenza online tramite l’area myCAF. Per l’esattezza il RdC continuerà anche nel 2024 – fino a naturale scadenza – a favore di quei nuclei che entro il 30.11.23 ne abbiano fatto domanda di rinnovo. In tal caso a gennaio, affinché il RdC abbia continuità, varrà lo stesso criterio che abbiamo detto per l’AU: bisogna che l’ISEE venga rinnovato. Il consiglio, quindi, a prescindere da quale sia la prestazione che si sta ricevendo, o che si vorrà ricevere, è quello di prenotare già adesso per gennaio-febbraio un incontro presso una nostra sede e procedere così al calcolo di un indicatore economico che avrà valore (salvo cambiamenti nel nucleo in corso d’anno) per tutto il 2024.
Luca Napolitano