29 APRILE 2024
Dal 30 aprile sipario alzato sui 730/2024 precompilati. Ogni anno, il momento in cui l’AdE mette a disposizione online le dichiarazioni già complete di alcune/molte o tutte le informazioni relative all’anno d’imposta precedente (dipende ovviamente dai singoli casi), segna di fatto l’avvio ufficiale della “stagione” dichiarativa. Una data imprescindibile dalla quale devono passare i contribuenti tenuti all’obbligo fiscale e che in buona sostanza mette a nudo il modello predisposto dall’Agenzia, contenente cioè redditi imponibili e oneri deducibili/detraibili da cui deriverà l’esito di un debito o di un credito fiscale (per avere assistenza sull’elaborazione del modello è possibile affidarsi ai consulenti di CAF ACLI).
730/2024 precompilato consultabile online dal 30 aprile
Dal 30 aprile, insomma, è possibile rompere il ghiaccio e “familiarizzare” coi modelli 2024 elaborati dall’Agenzia sulla base dei dati trasmessi nei primi mesi dell’anno da tutti gli enti terzi (vedi scuole, ditte, centri medici, banche, strutture sportive, ecc.) che nel corso del 2023 hanno incassato le somme pagate dai contribuenti, comunicandole poi all’amministrazione. Somme che appunto, nella precompilata messa a disposizione dei dichiaranti, daranno adito – fra deduzioni e detrazioni – a degli “sconti” sull’imponibile complessivo o sull’imposta dovuta.
730/2024 precompilato: quali novità contiene
Diverse le novità anche nel 2024 rispetto agli anni precedenti. In primis nel confluire dei dati relativi a IVIE, IVAFE e all’imposta sostitutiva sulle cripto-attività nel neonato quadro W. Inoltre si allargherà il già esistente quadro L, dove sono stati aggiunti appositi righi riguardanti la rivalutazione dei terreni e la tassazione sostituiva dei redditi di capitale di fonte estera percepiti direttamente dal contribuente senza l’intervento di intermediari residenti. Infatti, spiega l’Agenzia, “per non gravare oltremodo i sostituti d’imposta che prestano assistenza fiscale ai propri dipendenti, è stato previsto che i versamenti relativi a tali imposte sostitutive siano effettuati tramite modello F24 da parte del contribuente stesso, mentre gli eventuali rimborsi saranno gestiti dall’Agenzia delle Entrate in modo analogo a quanto avviene per i 730 presentati in modalità senza sostituto”.
Altro cambiamento è la possibilità di presentare un modello senza sostituto anche se in realtà un sostituto c’è. Tale soluzione era prevista finora solo per quei contribuenti, pur titolari di redditi da lavoro dipendente, pensione o assimilati, ma comunque sprovvisti al momento della dichiarazione di un sostituto d’imposta “facente funzione” ai fini del conguaglio, oppure per gli eredi di contribuenti defunti che in vita avrebbero potuto presentare il 730. Dal 2024 invece tutti quei contribuenti che, pur essendo a tutti gli effetti lavoratori dipendenti o pensionati, non volessero far effettuare al loro sostituto d’imposta le operazioni di conguaglio sulla busta paga, potranno comunque scegliere nel frontespizio l’opzione “senza sostituto” e farsi rimborsare sul conto corrente l’eventuale credito spettante, oppure al contrario pagando tramite F24 il debito della maggiore imposta dovuta.
730/2024 precompilato modificabile dall’11 maggio
L’altro snodo cruciale sarà quello dell’11 maggio, giorno da cui sarà possibile non solo consultare il modello precompilato 2024, ma anche modificarlo o integrarlo qualora si riscontrassero inesattezze o mancanze nei dati immessi dall’Agenzia. Quindi, se fino al 10 maggio l’approccio resterà sostanzialmente conoscitivo, a partire dall’11 maggio il 730 entrerà definitivamente nella sua fase operativa per essere certi di inviare all’Agenzia una dichiarazione senza omissioni o sbavature.
Chiaro che bisognerà distinguere caso da caso. Se per certi modelli meno elaborati e con situazioni reddituali più facilmente “leggibili” potrebbe bastare un semplice click di conferma, per altri, invece, contenenti situazioni più articolate – ad esempio con diverse CU (quindi più certificazioni reddituali) o molte spese detraibili, specie se in presenza di più familiari a carico – ecco che un esame più dettagliato sul lavoro pregresso delle Entrate potrebbe essere opportuno, senza escludere a quel punto l’eventuale necessità di qualche modifica.
Lavoro, questo, che in ogni caso può essere delegato a intermediari abilitati come CAF ACLI, che si occupano appunto dell’esame complessivo sul precompilato e delle eventuali modifiche da apportare, le quali condurranno a un esito fiscale o a importi di debito/credito differenti rispetto a quelli che si avrebbero se la dichiarazione restasse invariata. Per “differenti” non intendiamo necessariamente “peggiori”, ma appunto diversi: ad esempio un esito che potrebbe anche trasformarsi da debito a credito, oppure un debito o credito che da X potrebbero diventare Y.
730 precompilato con l’assistenza CAF ACLI
Brevemente, insomma, l’assistenza dell’intermediario consisterà nel revisionare, sulla base della documentazione presentata dal contribuente, l’intero 730 predisposto dall’Agenzia, e sulla quella stessa base documentale “costruire” l’eventuale nuovo modello corretto e completo in tutte le sue parti. Per arrivare però a quel momento, bisognerà anzitutto attendere il 2 maggio e prendere confidenza col precompilato prima di metterci le mani. Ma come si entra in possesso del modello? In pratica l’Agenzia delle Entrate carica le dichiarazioni nei cassetti fiscali di ciascun contribuente, accessibili tramite Spid, Carta nazionale dei servizi (Cns) o Carta d’identità elettronica (Cie). In alterntiva c’è il Caf, nella fattispecie CAF ACLI, che previa delega potrà scaricare, visualizzare e infine (se necessario) correggere la dichiarazione per conto del contribuente.